Da quando è iniziata l’emergenza Covid-19, abbiamo iniziato a monitorare l’andamento della mobilità a Torino e in Piemonte attraverso i sistemi di monitoraggio della Centrale della Mobilità che gestiamo per il Comune di Torino e Regione Piemonte.
Il nostro obiettivo è stato quello di comprendere e quantificare numericamente l’effettivo impatto delle misure restrittive nazionali e regionali, emanate per il contenimento della diffusione dell’epidemia, che hanno fortemente limitato gli spostamenti dei cittadini.
Le linee metodologiche individuate per la realizzazione dell’analisi sono:
Per ogni tipologia di mobilità, sono stati individuati degli indicatori rappresentativi per ognuno dei quali si sono poi calcolati le variazioni e lo sviluppo temporale delle tendenze.
Abbiamo scelto come indicatore rappresentativo il traffico medio, espresso in veicoli/giorno e ottenuto dai passaggi sui sensori di traffico della Centrale della Città di Torino e di Regione Piemonte. I dati sul numero di passaggi veicolari sono stati raccolti grazie alla rete di sensori dislocati a Torino e in Piemonte, collegati e gestiti dalla nostra Centrale. Il suo andamento nel tempo evidenzia i cambiamenti del traffico sulla rete stradale urbana e regionale.
Rispetto al periodo precedente l’inizio dell’emergenza (periodo compreso tra 3 e 23 febbraio 2020), il traffico in Piemonte si è ridotto del 62% nei giorni feriali e dell’89% nei giorni festivi. Per quanto riguarda invece Torino, il traffico cittadino si è ridotto del 60% durante i giorni feriali e del 72% durante il weekend:
Per comprendere come sono cambiati gli spostamenti in bicicletta durante i mesi del lockdown, abbiamo analizzato i dati rilevati dalla rete di sensori installati sulle principali piste ciclabili di Torino e scelto come indicatore quello dei “flussi ciclistici”, che rappresenta il numero dei passaggi giornalieri effettuati in bicicletta.
La rete di sensori “ciclistici” è costituita da 6 stazioni di misura installati lungo le piste ciclabili di:
L’attività di monitoraggio dei flussi ciclistici è attiva a Torino da circa un anno grazie al Programma Operativo Nazionale (PON) “Città Metropolitane” i cui finanziamenti hanno permesso alla Città di Torino di avere punti di rilievo dedicati e in sinergia con il progetto europeo Handshake.
Guardando i grafici che abbiamo elaborato, la diminuzione degli spostamenti effettuati con la bicicletta è netta: da una parte, l’andamento dei passaggi orari per ogni stazione di misura e dall’altra la riduzione animata dei flussi ciclistici, sempre per ogni stazione, nel periodo considerato (nb. i dati rappresentati sono stati normalizzati, ovvero resi indipendenti dalle proprie unità di riferimento).
A Torino ci sono 34 strutture di parcheggio o a barriera distribuiti sul territorio cittadino. Abbiamo analizzato il loro stato di occupazione dal 23 febbraio al 29 marzo 2020 e abbiamo rilevato che le riduzioni sono state più contenute, rispetto alle altre tipologie di dati analizzate: -44% nei giorni feriali e -35% nei giorni festivi. Ci siamo domandati il perché, e tra le varie ipotesi abbiamo considerato la scelta di molti residenti di utilizzare i parcheggi in struttura per la sosta della propria auto, rimasta non utilizzata in queste settimane di emergenza.
Per quanto riguarda il traffico all’interno della Zona a Traffico Limitato, a partire dal 8 marzo i transiti hanno cominciato a calare in modo costante fino al 29 marzo 2020 con una media del -61% nei giorni feriali e -76% nei giorni festivi. All’interno della ZTL di Torino sono concentrati la maggior parte degli uffici pubblici e privati, cinema, teatri e attività commerciali. Possiamo ipotizzare che l’adozione dello smart working da parte di molte aziende possa aver influito sugli spostamenti dei lavoratori durante la settimana. Mentre nel weekend, la chiusura delle attività commerciali e culturali ha inciso in modo più marcato sulla mobilità del fine settimana. Infine, per completare il quadro, il Comune di Torino ha deciso di sospendere la ZTL a partire dal 13 marzo con successive proroghe.