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Nel 2006 Torino è al centro del mondo: dal 10 al 26 febbraio ospita i XX Giochi olimpici invernali.
Il progetto con il quale Torino vince l’assegnazione dei Giochi è stato rivoluzionario nella storia delle Olimpiadi. Si propone infatti di suddividere le gare tra il capoluogo e le località montane con lo scopo di rendere l’evento il più possibile accessibile al maggior numero di persone, superando la tradizione di ospitarle in comprensori sciistici. Per realizzare questa nuova visione, gli impianti sono suddivisi tra la città di Torino e le località montane della Val di Susa e Val Chisone: in città si ospitano tutti gli sport tipicamente indoor, in montagna quelli outdoor.
Una proposta sfidante, anche in termini di mobilità e trasporti.
Sul fronte infrastrutturale, si completa il primo tratto della Metropolitana di Torino (inaugurata il 4 febbraio 2006) e si investe nell’ammodernamento e ampliamento di 11 strade statali e provinciali che collegano Torino con le valli olimpiche.
Ma come gestire i flussi eccezionali di persone e mezzi in quelle due settimane?
Gli organizzatori di Torino 2006 si affidano a 5T: la sua centrale operativa è all’avanguardia in Europa, è già dotata di una buona rete di apparati a livello urbano, è integrata con il servizio di trasporto pubblico e già fornisce servizi di informazione ai cittadini.
Ma non basta. La gestione di un grande evento come le Olimpiadi è sempre complessa e per questa edizione lo è ancora di più perché l’approccio è completamente nuovo: si tratta di un’area vasta con contesti territoriali e viabili differenti (città/montagna) e si lavora con operatori diversi (dai concessionari autostradali, aziende di trasporto pubblico urbano ed extraurbano, forze dell’ordine, organizzatori e operatori di parcheggio). Le strategie elaborate e messe in atto durante l’evento sono prettamente focalizzate su schemi di park&ride e train&ride per minimizzare il più possibile il traffico veicolare e privilegiare i servizi di trasporto pubblico per raggiungere le località di gara.
La rete infrastrutturale si estende anche nelle Valli olimpiche: si installano 85 pannelli a messaggio variabile, 23 telecamere di monitoraggio e 46 stazioni di misura dei flussi di traffico. Anche in città si installano altri apparati, oltre a quelli esistenti: durante l’evento, il Traffic Operation Centre delle Olimpiadi gestisce 170 incroci, 26 pannelli a messaggio variabile (VMS), 18 pannelli VMS mobili, 1300 stazioni di rilevazione traffico, 50 telecamere, 9 varchi elettronici della Zona a Traffico Limitato, 6 corsie per il controllo della velocità. In più, riceve dati in tempo reale da 1300 bus e tram e fornisce informazioni ai cittadini tramite i pannelli, sul sito www.5t.torino.it e anche con un servizio di calcolo percorso per gli spostamenti con i mezzi pubblici.
Per due settimane, ogni giorno 24 ore su 24.
Torino 2006 è stato eccezionale, e ha gettato le basi per qualcosa di più grande per 5T.